Olgiate Olona, 26 giugno 1959 - Progetto didattico (2018-2019)

Il progetto didattico nella scuola “Dante Alighieri” di Olgiate Olona

Per dare continuità e lungimiranza alla memoria del 26 giugno 1959 nel 2010 è stato avviato, grazie all’intuizione di Alberto Colombo condivisa dall’Istituto comprensivo Beato Contardo Ferrini e sostenuta fattivamente dall’Amministrazione comunale di Olgiate Olona, un progetto didattico per gli alunni di terza della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri così articolato: in classe conversazione multimediale che ripercorre fatto storico ed eventi commemorativi, dialogo con gli alunni, proiezione del video del brano musicale Olgiate Olona, 26 Giugno 1959 di Nicola Puddu; segue la produzione di un elaborato scritto in lingua italiana. I testi in poesia e prosa, pervenuti anonimi, vengono selezionati e valutati da una giuria esterna alla scuola; gli elaborati più meritevoli - che meglio rispecchiano fatto storico ed eventi commemorativi - sono premiati alla commemorazione del 26 giugno. A motivo della loro eccezionalità, alcuni elaborati hanno ottenuto un Premio speciale offerto a titolo personale da Alberto Colombo previa autorizzazione del sindaco di Olgiate Olona.

anno scolastico:

2023/24 | 2022/23 | 2021/22 | 2020/21 | 2019/20 | 2018/19 | 2017/18 | 2016/17

2015/16 | 2014/15 | 2013/14 | 2012/13 | 2011/12 | 2010/11 | 2009/10

Commemorazione del 26 giugno 2019 - Ilaria Benetazzo, prima classificata

Commemorazione del 26 giugno 2019 - Swami Giani, seconda classificata

Commemorazione del 26 giugno 2019 - Carlotta Gareri, terza classificata

Elaborati premiati anno scolastico 2018-2019

Nel 2019 il progetto didattico memoria del disastro aereo ha coinvolto 67 alunni di terza media: le sezioni A, C e D della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri. Seguono gli elaborati degli alunni premiati durante la cerimonia del 60° anniversario del 26 giugno 2019. Nell’occasione è stato conferito a Matilda Marchetta l’attestato di merito per la poesia Ali bianche, prima classificata e Premio speciale nel 2016, quale migliore elaborato delle prime dieci edizioni del progetto didattico.

Al primo posto la poesia Nel nulla di ILARIA BENETAZZO:

Nel nulla

Non riesco a pensare a nulla,
non riesco a sentire nulla.
Sono morta quel giorno.
Sì, proprio quel giorno.
Quella che doveva essere una giornata felice
poi si è rivelata l’ultima della mia vita infelice.
Mi trovavo su quell’aereo per visitare nuovi luoghi:
rimarranno a me sempre ignoti e sconosciuti.
Posso solo immaginarli ora
che sono persa in roghi scoloriti.
Quel giorno il mio corpo si spense per sempre,
ma la mia anima no,
quella rimase vicina
alle persone a cui tenevo di più.
Per ricordare loro
che li amavo immensamente.
E da lassù lo faccio ancora, dolcemente.

Al secondo posto la poesia La memoria ritrovata di SWAMI GIANI:

La memoria ritrovata

Una giornata come tante altre,
ma volata via come un soffio di vento,
una bambina, che respirava
il battito del cuore della donna
che la teneva stretta al petto,
una famiglia in viaggio
alla ricerca di un mondo nuovo
e una donna la cui unica ragione di vita
era poter sentire il respiro del suo bambino
in grembo.
Aspirazioni che si sono rivelate illusioni...
Ci sono giorni che sono fatti per essere dimenticati
giorni in cui le ore non bastano
e giorni in cui la memoria si costruisce
per vincere l’oblio della morte.

Al terzo posto la poesia Stelle cadenti di CARLOTTA GARERI:

Stelle cadenti

La vita e la morte.
Il giorno e la notte.
Quel 26 giugno qualcosa cambiò,
il tempo per un attimo si fermò.
Per quelle settanta vite non ci fu scampo,
svanirono come sogni in un lampo.
Quelle persone conobbero la fine,
ma cercavano di tenere le vite a loro vicine
tutti aggrappati a una sola speranza
che però non fu mai abbastanza.
Alcune storie restarono anonime
tra quei settanta cuori e quelle settanta anime
che furono portate via all’universo
tutto in un attimo fu disperso
rimasero solo fumo e cenere;
qui, non successe mai una cosa del genere,
in una cittadina dispersa nel nulla
che a queste vite fece da culla.
Emozioni che non si possono descrivere
e con cui semplicemente bisogna convivere.
Adesso io scrivo questo verso
con il cuore totalmente diverso
per ricordare,
ma soprattutto per non dimenticare.