IL DISASTRO AEREO DEL 26 GIUGNO 1959 A OLGIATE OLONA

 

Il progetto didattico nella scuola “Dante Alighieri” di Olgiate Olona

 

 

Per dare continuità e lungimiranza alla memoria del 26 giugno 1959 nel 2010 è stato avviato, grazie all’intuizione di Alberto Colombo condivisa dall’Istituto comprensivo Beato Contardo Ferrini e sostenuta fattivamente dall’Amministrazione comunale di Olgiate Olona, un progetto didattico per gli alunni di terza della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri così articolato: in classe conversazione multimediale che ripercorre fatto storico ed eventi commemorativi, dialogo con gli alunni, proiezione del video del brano musicale Olgiate Olona, 26 Giugno 1959 di Nicola Puddu; segue la produzione di un elaborato scritto in lingua italiana. I testi in poesia e prosa, pervenuti anonimi, vengono selezionati e valutati da una giuria esterna alla scuola; gli elaborati più meritevoli - che meglio rispecchiano fatto storico ed eventi commemorativi - sono premiati alla commemorazione del 26 giugno. A motivo della loro eccezionalità, alcuni elaborati hanno ottenuto un Premio speciale offerto a titolo personale da Alberto Colombo previa autorizzazione del sindaco di Olgiate Olona.

 

anno scolastico:

 

2023/24 | 2022/23 | 2021/22 | 2020/21 | 2019/20 | 2018/19 | 2017/18 | 2016/17

 

2015/16 | 2014/15 | 2013/14 | 2012/13 | 2011/12 | 2010/11 | 2009/10

 

 

 

 

Commemorazione del 26 giugno 2011 - Alice Tascone, prima classificata, legge il proprio elaborato


Commemorazione del 26 giugno 2011 - Debora Castiglioni, seconda classificata, legge il proprio elaborato


Commemorazione del 26 giugno 2011 - Chiara Segato, terza classificata, legge il proprio elaborato

Elaborati premiati anno scolastico 2010-2011

 

Il progetto didattico memoria del disastro aereo ha coinvolto tutte le sezioni di terza media della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri. Seguono gli elaborati degli alunni premiati in occasione della commemorazione del 26 giugno 2011.

 

 

Al primo posto la poesia Uno sguardo al cielo di ALICE TASCONE:

 

Uno sguardo al cielo

 

Nello stesso cielo che guardo io,
azzurro e caldo di sole estivo,
un giorno lontano, volava un aereo
che come tutti gli aerei
portava persone
settanta persone
con le loro storie infinite, con l’allegria...
ma un fulmine le portò via
all’istante un lampo accecante
poi... nulla
solo un grande vuoto e
per molti anni un limbo ignoto
ma ora nel mio paese
tutto è divenuto palese:
i ricordi hanno gettato dei semi,
la memoria è tornata viva,
la solidarietà si è fatta attiva.
Dallo stesso cielo che guardo io
ci guardano ancora
i settanta angeli
d’un giorno estivo
(con occhi pieni di luce)
e continuano a sussurrarci:
ricordate e amate.

 

Al secondo posto la poesia Nel cielo di DEBORA CASTIGLIONI:

 

Nel cielo

 

Nel cielo lampi e tuoni
scatenano l’inferno.
In un istante il mondo si ferma.
Avvolto da un alone d’incubo
un quadrimotore appare
ferito, spezzato...
Odore angosciante di morte
panico, paura di chi vede
silenzio di chi non ha più parole
silenzio di chi non ha più speranze.
Negli occhi agghiacciati
immagini scolpite nella memoria
indelebili, orribili
sapore amaro
sulla pelle
gelido dolore
ma ora...
Qualcosa è mutato:
il dolore si è sciolto
nel ricordo del cuore
ed il tempo ha stemperato l’orrore
sanando il tutto con la
solidarietà e l’amore.

 

Al terzo posto l’elaborato in prosa Certo se l’avessi saputo! di CHIARA SEGATO:

 

Certo se l’avessi saputo!

 

Certo se l’avessi saputo! Non mi sarei imbarcata... ero giovane e volevo vivere. Avevo tanti progetti e viaggiavo per realizzarli. Avevo fiducia nel progresso, nella tecnica, nell’aereo. Invece il destino mi ha teso un agguato. Volete sapere cosa si prova? Un misto di incredulità e di stupore, paura e rassegnazione. Improvvisamente ho rivisto in flashback tutte le persone più importanti, immagini fuggevoli che in pochi secondi mi hanno fatto rivivere ricordi, gioie e dolori. Un attimo dopo ero morte. Ho visto dall’alto le fiamme che si levavano da un luogo che non conoscevo. Così con l’aereo sono bruciate la mia giovinezza e i miei sogni. Quelli che mi conoscevano uno ad uno mi stanno raggiungendo. Un giorno ho sentito delle voci che rievocavano l’accaduto, il mio nome tra l’elenco dei passeggeri di quel volo. L’incredulità di essere morta. Qui non ci sono vivi o morti, il tempo è una dimensione che non esiste più. Veramente sono passati più di cinquant’anni? C’è ancora qualcuno che tra i vivi ricorda quel giorno, le fiamme che scendevano dal cielo e poi si levavano alte dal fondo della valle? Se fossi morta nel mio letto non avrei avuto così tanta popolarità. Così come i miei compagni di viaggio, “I 70 immortali”. Qui non esiste il dolore, perciò, se dovete ricordarci, fatelo con serenità. Doveva andare così, era scritto. È stato solo il clamore dell’evento che ci ha reso particolari. Morire è naturale quanto crescere, sapete. Le mie ceneri da tempo sono tornate nel ciclo della vita, non state ricordando solo una morte, ma una rinascita. Oggi grazie a voi sono tornata ad avere un nome e un cognome, un volto, una storia. Mi è piaciuto che ci abbiate chiamati “I 70 immortali” e soprattutto sono contenta che la celebrazione del disastro non sia stata solo un momento di malinconia e commozione doverose da parte di tutti gli intervenuti, ma anche un’occasione di solidarietà “viva” e attuale.

 

Elaborati quarto posto pari merito

 

 

Commemorazione del 26 giugno 2011 - I ragazzi olgiatesi di terza media autori dei dieci elaborati finalisti aprono il corteo diretto al monumento memoriale portando le bandiere dei Paesi di origine delle settanta vite immortali (foto Paola Piovesana)

 

Commemorazione del 26 giugno 2011 - Chiara Segato legge il proprio elaborato, Premio speciale 2011

Premio speciale 2011

 

Prima che fosse nota l’identità degli alunni olgiatesi autori dei dieci elaborati finalisti, il sindaco Giorgio Volpi ha autorizzato Alberto Colombo a conferire un premio speciale a titolo personale all’elaborato Certo se l’avessi saputo! con la motivazione: «Ha saputo analizzare il valore della memoria e della solidarietà legate al disastro aereo del 26 giugno 1959 non solo con approccio originale - calandosi nei panni di una delle settanta vittime -, ma anche con buona capacità di scrittura che ha articolato i pensieri, usato le parole più adatte e persino proposto piccoli ‘cammei’ di riflessione sintetici ed efficaci. Originalità e profondità di questo elaborato mi hanno colpito, perché so quanta fatica esiga sotto il profilo letterario e psicologico calarsi nella tragedia del 26 giugno 1959 ».
Accertato in seguito che l’elaborato era opera di Chiara Segato, alla commemorazione del 26 giugno 2011 il sindaco ha consegnato a tale alunna il premio speciale: un’elegante penna che reca incisa la data del 26 giugno 2011 e un messaggio beneaugurante, perché l’autrice coltivi le sue doti letterarie e riceva dalla vita felicità e soddisfazioni umane e professionali.

 

Documenti e articoli correlati al progetto didattico 2010-2011

 

18 febbraio 2011 - Articolo pubblicato su La settimana

 

Giovani rapiti dal racconto sul disastro aereo del 1959

 

10 febbraio 2011 - Articolo pubblicato su La prealpina

 

Il ricordo della tragedia

 

9 febbraio 2011 - Articolo pubblicato su Il Giorno

 

Gli alunni ricordano il disastro aereo del 1959

 

8 febbraio 2011 - Comunicato Stampa del Comune di Olgiate Olona

 

L’Istituto Comprensivo “Beato Contardo Ferrini” e i ragazzi di terza media di Olgiate Olona protagonisti nel “viaggio della memoria”